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Per una maggiore comprensione del tema proposto ti consiglio di iniziare la lettura al primo post che è stato registato ( n. 1) ma che risulta l'ultimo nell'ordine degli altri post. In questo modo potrai seguire la logica dell'esposizione di questo pensiero.

Spero che ti sia utile per una tua personale riflessione per esplorare il "tuo spirito".


(a cura di Alessandro Trojani, da pubblicazioni di Frabrizio Coppola)


sabato 13 novembre 2010

10 - Anima nell’Infinito, Dio infinito, Fede

Nello stesso modo potremo vedere, con una dimensione più vicina, Il CONCETTO D’ INFINITO  nei confronti della concezione di  Dio, che per molte persone, non è facile da comprendere se non ci fosse  la Fede, che permette di aprire la  propria  mente e di capire  accostandosi  anche   AL CONCETTO DI ONNIPRESENZA e ONNIPOTENZA di Dio.

Entrambi sono attributi  riferiti alla divinità, il primo indica la presenza  di Dio in ogni luogo, in quanto come  scienza che tutto conosce, potenza che crea e regge tutti gli esseri e come  sostanza che è presente ovunque senza risolversi in alcun essere particolare; la seconda mette in risalto la potenza assoluta e illimitata. 

Sapendo quanto sia grande Dio, lo si definisce IMMENSO e INFINITO e  per le sue caratteristiche, lo potremmo affiancare all’ idea della dimensione del tempo, che  non può essere determinato, ma è presente e visibile, perché il trascorrere dei momenti e degli istanti, lo si può vedere sul nostro corpo che cambia quando si invecchia e delinea la durata della  vita  dell’uomo sulla terra.

La "fede" è similare all’anima che è presente in ognuno di noi, non è un organo che si trova nel  corpo, ma allo stesso tempo fa parte di ogni singola creatura della terra.

Si può dire che "i nostri occhi siano lo specchio della nostra anima"; infatti se c’è qualche problematica  o se si è puri, chi prova a leggerci dentro potrà vedere  riflesso il  nostro animo.

Questo esempio ci porterebbe a ritenere che la realtà del mondo e di ognuno viene percepita, anche attraverso i  cinque sensi; grazie ad essi è possibile inquadrare una realtà tridimensionale, che permette di guardare alla profondità  dell’argomento senza soffermarsi alla sola idea iniziale.

Talvolta ci corre in aiuto anche il sesto senso, che viene chiamato percezione extrasensoriale o ESP (acronimo dell'espressione inglese Extra sensory perception) che rappresenta ogni ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi.

L'uso del termine ”sesto senso” sottintende l'esistenza di canali di informazione  estranei e sconosciuti alla scienza con i quali un individuo è in grado di avere delle percezioni che gli permettano di valutare, una persona o un episodio, basandosi solo di sensazioni che fanno parte dell’ esperienza di ognuno, che nessuno può davvero comprendere se spiegati, ma talvolta si rivelano giuste.   

Infatti, gran parte degli studi, al riguardo si muovono al di fuori del "metodo scientifico", perciò si può affermare che, determinate teorie possano essere spiegate solo se si riesce ad uscire dalla visione scientifica, che permette di aprirsi ad un pensiero di fede. Perché il nostro cervello  presenta dei limiti a riguardo. Ne abbiamo l’esempio tangibile con la geometria proiettiva che tratta infinite dimensioni, ma in realtà le sole quattro dimensioni ci bastano per creare confusione nella nostra mente, perché non possono essere concepite, quindi tutto ciò che si può presentare difficile per la nostra conoscenza si connota o come scetticismo o come piena certezza.

Se accettiamo, senza sentenziare, che il Mondo ha infinite dimensioni, perché non dire che esiste DIO?   E di conseguenza che esiste anche  la FEDE.

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